1° MAGGIO 2016
01/01/2016 – Cagliari, consegnate le stelle al merito del Lavoro
Come da comunicato del 28.10.2014 della Federazione Maestri del lavoro d’Italia sotto indicato.
“Per il suo impegno verso il mondo del lavoro e l’agevolazione alla preparazione e all’inserimento delle giovani generazioni”
Oggi 25 Aprile 2013, a 68 anni dalla liberazione dal giogo della tirannia e della prepotenza nonché i soprusi del nazismo e del fascismo per molti dei i nostri giovani non è compreso appieno il suo significato .
Il carico di ricordi dei i sopravvissuti, di quei giovani che allora come loro speravano in un futuro migliore. Eppure anche nel buio degli anni della storia d’Italia che precedettero il 25 Aprile 1945, dove erano bandite la solidarietà e la fratellanza e imperavano la prepotenza e l’intolleranza che si associarono alle barbarie più atroci . In un periodo storico dove si dimenticarono gli antichi valori fiore all’occhiello degli Italiani “ospitalità e solidarietà” che da sempre erano nostri segni distintivi di convivenza.
In quegli anni per molti, troppi anni i fratelli si accanirono e spararono sui loro fratelli, accecati da una martellante propaganda che non ammetteva titubanze o dubbi. Chi non era allineato o era diverso per razza o religione , era un nemico e come tale andava perseguitato, represso , isolato e sterminato.
Non più musica! Non più amicizie! le dolci melodie , furono soppiantate da canti marziali e marce guerriere. Anche nelle scuole a partire dalle elementari si forgiavano i futuri guerrieri.
Eppure anche tale barbarie fu abbattuta!! Non si può far dimenticare alla gente la voglia di pace! E il 25 aprile fu salutato dalle popolazioni con un unanime senso di liberazione. Sorse dalle ceneri di quelle città distrutte, di quelle popolazioni martoriate e perseguitate l’Italia Repubblicana.
E allora quale insegnamento trarre dalla storia? Esortare le giovani generazioni, e perché no, anche quella come la nostra a non allentare la vigilanza perché la prevaricazione e la prepotenza può essere sempre in agguato dietro l’angolo , l’egoismo e la rendita di posizione dei pochi attraverso la manipolazione delle menti può preparare il terreno fertile a nuovi e pericolosi salti nel buio.
Compito della nostra classe politica deve essere a mio avviso l’educare i nostri giovani nel ricordi di quelli che si immolarono perché potessero essere liberi , educando loro a sani principi di democrazia e di partecipazione. Non più prevaricazioni ma libero confronto delle idee, in libera dialettica ispirata da principi di solidarietà e di fratellanza tra i cittadini non solo dell’Italia ma tra i cittadini del mondo intero.
L’Europa ha abbattuto le sue barriere, siano i giovani della nuova Europa ad abbattere le barriere che ancora esistono nel mondo!
Ma per raggiungere tale obiettivo è necessario dare la possibilità ai nostri figli di vedere il mondo a colori e non in bianco e nero , anzi grigio come lo vedono ora. Basta con i tentativi di creare una frattura generazionale tra i nostri figli con i loro genitori facendo loro capire che sono stati i loro padri a “rubare” loro il futuro , tacendo che solo e ben identificate categorie si sono arricchite , se è vero come è vero che il 10% detiene la ricchezza e che l’altro 90% di cittadini onesti devono sobbarcarsi il peso per sostenere le esigenze economiche nazionali. E’ necessario a mio avviso riportare al suo vero significato dell’art. 53 della nostra costituzione che cita: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”.
Basterebbe a mio avviso questo semplice articolo previsto dai nostri padri costituenti nella nostra Costituzione per ricreare se veramente rispettato un po’ di giustizia sociale e speranza nel futuro.
Vigilanza , libertà, giustizia sociale e solidarietà siano quindi le parole d’ordine per un rinnovato 25 aprile nel ricordo di coloro che combatterono e morirono perché fossimo liberi!!
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